Il cambiamento è naturale, eppure ogni volta che arriva una trasformazione – grande o piccola – qualcosa dentro di noi sembra ribellarsi. Quante volte ci siamo detti “Voglio cambiare” e, nello stesso tempo, abbiamo trovato mille motivi per rimandare?
La verità è che la resistenza al cambiamento non è un difetto, ma una risposta naturale. È il modo in cui la nostra mente e il nostro corpo cercano di proteggerci dall’incertezza. La resistenza segnala che stiamo entrando in un territorio nuovo, e la parte più antica di noi (il nostro sistema di sopravvivenza) preferisce ciò che è conosciuto, anche se non ci fa più bene.
Le forme della resistenza
Le resistenze non sono tutte uguali. Eccone alcune che forse riconosci:
- Razionali: la voce interiore che dice “non è il momento”, “non ce la farò”, “non ho abbastanza tempo o risorse”.
- Emotive: la paura di deludere qualcuno, la tristezza di lasciare andare, l’ansia per l’ignoto.
- Comportamentali: procrastinazione, distrazioni, continui tentativi di “aggiustare” il vecchio invece di aprirsi al nuovo.
- Sistemiche: i legami invisibili con la famiglia o il contesto sociale che ci trattengono, perché cambiare significherebbe “uscire dal copione” o rischiare di non appartenere più.
Il messaggio nascosto
Ogni resistenza porta con sé un messaggio. La paura, ad esempio, può nascondere il bisogno di sicurezza; il senso di colpa può rivelare la lealtà verso la famiglia; la procrastinazione può celare il timore di fallire.
Se impariamo ad ascoltare questi segnali senza giudicarli, possiamo trasformarli in alleati.
Come trasformarle
- Accoglile, non combatterle. Dire “non dovrei avere paura” non serve: la paura si rafforza. Riconoscere e nominare ciò che provi (“Sto resistendo perché ho bisogno di sicurezza”) è il primo passo.
- Trova l’intenzione positiva. Ogni comportamento ha un senso. Chiediti: cosa sta cercando di proteggere questa parte di me?
- Cambia prospettiva. Prova a immaginare il cambiamento non come una minaccia, ma come un’opportunità di espansione. In PNL si chiama ristrutturazione: dare un nuovo significato alla stessa esperienza.
- Agisci in piccolo. Spesso resistiamo perché immaginiamo il cambiamento come un salto enorme. Spezzalo in micro-passi: ogni piccola azione allena il tuo sistema nervoso a fidarsi.
- Onora le tue radici. Nelle Costellazioni Familiari, la resistenza nasce spesso da lealtà inconsce. Ringraziare chi è venuto prima e riconoscere che la loro vita è stata la loro, non la tua, libera energia per il nuovo.
Una domanda per te
Ogni volta che senti una resistenza, prova a chiederti: se questa parte potesse parlarmi, cosa mi chiederebbe?
Potresti scoprire che non è lì per ostacolarti, ma per ricordarti ciò che conta davvero.
In fondo, la resistenza non è altro che il confine tra il vecchio e il nuovo. Sta a noi decidere se restare a guardarlo o attraversarlo.
Un modo estremamente efficace per trasformare le resistenze in azione è la PNL – Programmazione Neurolinguistica, se vuoi approfondire:
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